Di Monica Zucchini
Chi può vedere spesso dà per scontato uno dei doni più grandi che riceviamo alla nascita: la vista.
Eppure, basta chiudere gli occhi per un momento e immaginare di non poter più vedere per rendersi conto di quanto la vista influenzi ogni aspetto della nostra vita.
Pensiamo solo alla luce, ai colori, agli sguardi delle persone che amiamo… quanta bellezza ci passa davanti ogni giorno, spesso senza che ce ne accorgiamo.
Nel mondo dello shiatsu e delle MCC (Medicine Cinesi Classiche), la vista è legata a un elemento energetico ben preciso: il Legno.
In questa visione, l’organo associato al Legno è il Fegato, mentre il viscere collegato è la Vescicola Biliare.
Ma qui non parliamo solo di anatomia: per queste discipline, la vista è molto più di una funzione dell’occhio. È un riflesso del nostro stato energetico e del nostro equilibrio interiore.
Gli occhi, infatti, vengono chiamati “la finestra del Fegato”.
Se l’energia del Fegato (il Qi) non scorre bene, o se il Sangue non circola in modo armonico, possiamo avvertire disturbi visivi: vista offuscata, occhi secchi o irritati, lacrimazione dolorosa…
Tutti segnali che, secondo questa lettura energetica, indicano uno squilibrio interno.
Nel sistema dei meridiani secondo Masunaga, i percorsi energetici di Fegato e Vescicola Biliare attraversano tutto il corpo, dalle dita dei piedi fino a collo e testa.
Questo ci dice che vedere bene fuori dipende anche da come stiamo dentro.
Quando ci sentiamo confusi, bloccati, o incapaci di esprimerci, anche la nostra visione – non solo fisica, ma emotiva e mentale – può diventare meno chiara.
Ti è mai capitato di non riuscire a vedere con chiarezza cosa vuoi davvero, o quale direzione prendere nella vita?
Ecco, è come se “la vista interiore” si offuscasse.
A volte ci manca l’energia per decidere, altre volte reagiamo impulsivamente, spinti dalla rabbia o dalla frustrazione. E questo ci allontana da scelte che potrebbero farci bene.
Secondo le MCC, chi ha difficoltà visive tende spesso ad avere reazioni rapide, nervose, a “scattare” con facilità.
Tutti segnali che, in questa visione, sono legati al Fegato.
Lo shiatsu, attraverso il lavoro sui meridiani e sul flusso dell’energia, aiuta a ristabilire un equilibrio.
Ci permette di sviluppare una forma di ascolto profondo, che va oltre il semplice “sentire il corpo”: ci aiuta a propriocepirci, cioè a sentire chi siamo, come stiamo e come ci muoviamo nel mondo, integrando corpo, mente ed emozioni.
Ricevere shiatsu significa anche aprire uno spazio di chiarezza.
Una nuova luce non solo per gli occhi, ma anche per il cuore e la mente.
Una visione più nitida della realtà e di noi stessi.
Nelle MCC, infatti, la vista fisica è strettamente legata alla visione interiore.
Il Fegato ospita lo Hun, che potremmo definire come la parte “sottile” del nostro spirito: è legato alla creatività, ai sogni, all’intuizione, alle premonizioni.
Tutte facoltà che ci connettono con qualcosa di più profondo, anche se non sempre razionale.
E la cosa meravigliosa è che anche chi non ha la vista “fisica” può coltivare queste capacità.
Perché la visione interiore, quella che nasce dall’energia del Legno e trova radicamento nel Sangue, non ha bisogno di occhi per manifestarsi.