Scuola Shiatsu IRTE

L’AUTUNNO

di Cecilia Bonazzi

“Non esistono più le mezze stagioni” è ormai una frase ricorrente: primavera ed autunno sembrano essersi persi nell’oblio (o schizofrenia) del cosiddetto “cambiamento climatico”. Ma cosa comporta questa mancanza, cosa ci stiamo realmente perdendo ?

Per la  medicina tradizionale cinese, siamo un microcosmo nel macrocosmo e sta alla nostra sensibilità ed attenzione verso noi stessi e ciò che ci circonda la capacità di definire chi siamo,  come vogliamo vivere, ma soprattutto, come e dove vogliamo arrivare.

Partendo dal principio dualistico Yin/Yang su cui si basa  MTC, intendiamo, innanzitutto, parlare di come essa interpreta la stagionalità nell’ambiente e nell’uomo: se nel macrocosmo troviamo quattro stagioni (primavera-estate-autunno-inverno), anche nel microcosmo uomo descriviamo quattro “stagioni”: nascita  e infanzia (primavera), età adulta (estate), età matura/vecchiaia (autunno), vecchiaia/morte (inverno). Se inverno ed estate rappresentano il massimo dello Yin (inverno) e dello Yang (estate), le stagioni “di mezzo” rappresentano il passaggio fra i due estremi: la primavera, che va dallo yin allo yang e l’autunno, che procede dallo Yang allo Yin: ciò permette alla natura e a qualsiasi essere vivente ivi ricompreso, di entrare gradualmente nell’inverno, espressione del massimo Yin,  o nell’estate, espressione del massimo Yang.
L’autunno è il momento in cui la natura (macrocosmo) inizia a raccogliersi per affrontare poi l’inverno; è il momento dello sfiorire, del lasciar cadere le foglie che decomponendosi in  minerali e sostanze povere, daranno nutrimento alla pianta dal basso facendola sopravvivere al freddo e alle carenze invernali. Tutto rallenta in natura, alcuni animali vanno in letargo ed è proprio  prendendo spunto dalla natura, che secondo la MTC, questa stagione è dedicata ad una lenta, ma graduale decelerazione delle attività e alla interiorizzazione.

L’autunno è la stagione rappresentata dall’elemento metallo e dai meridiani di polmone ed intestino crasso. Le funzioni di questi meridiani sono la capacità di ricevere ed immettere energia nel nostro corpo tramite i polmoni e la capacità di lasciar andare le cose che non ci servono  tramite l’intestino crasso (feci) e ancora polmone (anidride carbonica).

Cosa succederebbe al nostro corpo ed alla nostra mente se non avessimo il potenziale di immettere nuova energia (aria) in noi e se contemporaneamente, non avessimo il vigore di liberarci dalle scorie?

Il respiro e la defecazione sono attività che svolgiamo quotidianamente ed alle quali non facciamo mai caso, fino al momento in cui qualcosa si inceppa portando in emersione uno squilibrio, un disturbo.
Possiamo restare settimane intere senza mangiare, qualche giorno senza bere, ma solo qualche minuto senza respirare e per un breve periodo senza andare in bagno.

L’enegia metallo ha influenza su pelle e peli (debolezza e caduta o forza); gli elementi associati sono il colore bianco e pallore estremo (non a caso in oriente il colore bianco è associato al lutto), l’organo di senso il naso (raffreddori, riniti, senso dell’olfatto alterato sono indice di disarmonia del metallo)..

L’orario di massima energia è dalle 3 alle 5 per Polmone e dalle 5 alle 7 per intestino crasso: questa è la fascia oraria opportuna per praticare le arti marziali interne come il  Qi Gong e la meditazione, attività basate sulla respirazione.

Ciò è quanto avviene a livello fisico, ma c’è un aspetto emotivo/psichico non meno importante.

La caratteristica del metallo è la malleabilità, nonché l’introspezione, la riflessione, l’interiorizzazione, il sentimento è la tristezza, cose che portano ad un “fare ordine” per ripensare alla qualità della nostra vita: per questo adattarsi (malleabilità), elaborare, rinnovare, riprogrammare sono possibili,  così come una resa dei conti, eliminare, il “tagliare i rami secchi” (chiara metafora con la natura). Quando è difficile attivare questi processi di rinnovamento e tendiamo ad accumulare invece che buttare ciò che non ci serve più, oppure buttiamo via troppo, dilapidiamo, la nostra energia di Metallo ci sta dicendo che c’è una sofferenza, una disarmonia.

A questo punto viene da chiedersi perché nella nostra società le attività riprendono a fine estate/inizio autunno ? Ma soprattutto, perché non ci si dà l’opportunità di prendersi i propri tempi di adattamento ?

Conclusione:

Un invito alla….riflessione!

Buon autunno.