di Arianna Cioverchia
Estate, che parola magica: basta solamente sentirla, leggerla, pensarla che ci fa sorridere, ci avete mai pensato?
La chiusura e il freddo dell’inverno, la primavera con l’inizio del movimento, della luce, la rinascita della vegetazione ed infine, finalmente, l’estate: fuoco e fiamme.
Sembra che la vita sia vissuta solo in estate, che aspettiamo come l’acqua per l’assetato, come la liberazione per lo studente finalmente senza scuola, come il bambino che infine può giocare con gli amici e sporcarsi in giardino: tutto finalmente è completamente attivo, si fa vedere, tutto si può fare.
Le relazioni aumentano, possono nascere gli amori, c’è e si respira leggerezza e frivolezza nell’aria.
Il caldo ci scalda, come coccolasse tutto il nostro corpo, ci sentiamo completi e ben disposti, con un sorriso che dall’interno nasce, esce e si esprime.
Cosa sta succedendo?
Nel solstizio d’estate abbiamo il massimo della luce durante la giornata, le temperature aumentano, prevale il caldo; in agricoltura siamo al massimo della crescita delle piante, la frutta è rigogliosa e pronta per essere raccolta e mangiata.
In Medicina Tradizionale Cinese, il movimento relativo è quello di Fuoco: siamo al massimo dell’energia yang, tutto è palesato, manifestato, si svela nella luce e nel calore. Possiamo paragonare l’estate nell’uomo all’età adulta: al massimo delle capacità lavorative, relazionali; un momento frizzante, vivace, ricco, abbondante.
Tutto ciò avviene grazie al calore, caratteristica del movimento fuoco, che trasforma e permette, dopo la creazione (nel movimento legno), la completa manifestazione.
E si sta bene quando si è “manifesti”.
Come abbiamo però compreso, tutto cambia, nulla resta fermo rimanendo così com’è, immobile.
Mi spiace deludervi e mettere una nota di “attenzione”, ma anche l’estate finisce.
Nel continuo trasmutare della vita di noi esseri umani (il microcosmo) e della natura che ci circonda (il macrocosmo), il movimento fuoco, ovvero il movimento energetico corrispondente all’estate che si esprime nella massima espressione dello yang, ha una piccola, nascosta ma presente, puntina di yin: un inizio al ritornare verso l’interno.
Con calma, piano piano, con tutto il tempo necessario.
C’è. Semplicemente non dimentichiamolo, proviamo a lasciarlo in un angolo del nostro essere, mentre siamo nella gioia del vivere l’estate.
E quindi: nutriamoci della luce, del calore, dei doni offerti dalla natura, ringraziandola, vivendo la ricchezza del momento e delle relazioni che intrecciamo, con amore e gentilezza, godendo con sana leggerezza e consapevolezza il portentoso attimo estivo.
Assaporiamo questa stagione, accogliamola con affetto, con divertimento, con gioia, con il sorriso, in piena consapevole piacevolezza.