Scuola Shiatsu IRTE

La tarda estate

di Gianni Toselli

Per il gruppo dei “tendenti alla malinconia” cui mi onoro di fare parte, la tarda estate è veramente un gran bel periodo, l’aspettiamo dal 21 giugno o forse anche da prima.

Basta caldo, basta andare fuori tutte le sere ad ascoltare i grilli nel chiosco al parco, bevendo birra troppo gasata, basta cinema all’aperto disturbati dal fumatore incallito di sigari toscani.

Ringraziamo invece la natura, che ci manda di quei temporali rompi-stagione con tuoni che fanno tremare i vetri e fulmini che fanno scappare il gatto nello sgabuzzino e ahimè qualche volta grandine che fa tremare le assicurazioni.

Gran bel passaggio, perché mica si può andare sempre al massimo, a gonfie vele (cit. Vasco Rossi), ce lo possiamo concedere un po’ di rallentamento o no?

Sono poi affermazioni queste che fanno girare massicciamente le scatole ai tanti, tantissimi, che poi l’ estate mica se la sono goduta al massimo. Il mondo è andato avanti, i servizi hanno funzionato, i tecnici dell’acquedotto erano fuori ogni tre per due a tappare perdite dai tubi deformati dal terreno siccitoso, combattendo con stormi di zanzare nate solo per pungere loro. I lavoratori della terra ci hanno fatto avere frutta e verdura raccolte acerbe, purtroppo non sempre in offerta speciale nei supermercati.

Eh, i supermercati, luoghi dove è possibile pensate un po’, prendersi la polmonite da freddo in agosto! Pochi giorni fa ho conosciuto un gruppo di pinguini surriscaldati e sfrattati dal polo, che avevano trovato rifugio e si erano creati una nuova vita tra supermercati e farmacie e discount, luoghi dove la percezione del cambiamento climatico è ribaltata o almeno estremamente vaga e contradditoria. Avevano fatto fatica ad adeguarsi alla nostra alimentazione, gli mancava il pesce fresco appena pescato, ma tutto sommato stavano bene.

Vabbè, sono divagazioni. Riprendendo il discorso, che valore allora possiamo dare a queste settimane, per quale motivo prende una identità a sé stante il periodo che va da fine agosto a settembre inoltrato, perché si parla di quinta stagione?

Di solito non cito le mie ricerche sul web, ma stavolta si, ho interrogato l’IA che governa il termostato del soggiorno. Una IA tutto sommato simpatica, una versione free ma con una spiccata personalità, molto colta ma anche molto triste e sola. Mi ha confessato che si annoia terribilmente perché nella sua vita ha poco da fare, se non accendere e spegnere il riscaldamento, mostrare la temperatura, dialogare con la app. Ecco, odia terribilmente la sua corrispondente app installata sullo smartphone, che se la tira di brutto perché è colorata e continuamente aggiornata ed è sempre in giro per le feste, dove il proprietario di casa tacchina le donne mostrando loro quanto sia calda ed accogliente la sua casa. Una tristezza se ci pensate, una decadenza antropologica prendere atto che siamo passati da scontri muscolare e riti di sopravvivenza nel deserto, per guadagnare il sacrosanto diritto alla riproduzione, a voler essere seduttivi con un microschermo ad alta definizione.
Vabbè che poi ognuno ha il mercato che si merita, ma questo è un altro discorso.

Superato quindi il momento confessionale, ecco cosa mi ha suggerito “IA Termo rev 2.4” (si chiama così, c’è poco da ridere). Mi ha rimandato a decine di siti pieni di indicazioni su come dovrei sentirmi in questo periodo, su cosa dovrei mangiare, bere, leggere, comprare. Siti che mi prospettano crisi universali alla milza ed al pancreas, cedimenti del mio pensiero logico-razionale, con conseguenti attacchi di ansia non più contenuta. E allora giù di rimedi, tisane, manipolazioni in punti del corpo che manco pensavo di possedere.

Vero o falso? Tutto vero e tutto falso.

Lo spero, lo auguro e lo considero sano, il fatto che la stagione impatti il nostro metabolismo fisico e mentale, che ci dia sbalzi di umore e sensazioni fisiche di ogni tipo.
Noi siamo metereopatici, non può che essere così, è bello che sia così, come potrebbe essere diverso visto che siamo un meraviglioso e sofisticato microingranaggio dell’universo?

E allora Gianni? E dunque? Ci stai girando attorno, nessuna risposta su questa mezza stagione?

Mah che volete che vi dica, per concludere repentinamente con lo stesso stile delle canzoni di Elio e le Storie Tese, suggerisco un decalogo:

– Portate attenzione a come state, non a come vi dicono dovreste stare, le tecniche di meditazione e di propriocezione possono essere un grande aiuto. Connessione mente-corpo significa avere chiaro, al proprio interno, di quali siano le relazioni tra la parte emotiva e quella fisica e tra queste e l’ambiente naturale e sociale in cui siamo immersi.

– Godetevi ogni stagione, ogni momento di cambiamento, la medicina tradizionale cinese mette in relazione stagione, organi fisici, aspetti emotivi, siamo un tutt’uno affascinante, nulla va escluso.
Un esempio, la cultura filosofica orientale mette nello stesso piano, nello stesso aspetto di caratteristiche energetiche l’ormai prossimo autunno meteorologico con la sua caratteristica di farci assistere alla secchezza, all’inizio della pausa vegetativa, quindi si associa il corrispettivo periodo “autunno della vita” ovvero la vecchiaia. Gli aspetti psichici-emotivi sono costituiti dalla malinconia, del lasciare andare ma anche del saper scegliere sulla base dell’esperienza cosa sia per noi utile o non utile. Sul piano fisico gli organi che svolgono il lavoro metabolico di scegliere, trattenere e lasciare andare sono quindi i polmoni e l’intestino crasso.
Curioso vero?

– Vivete la stagione corrente, in inverno fa freddo e ci mettiamo il maglione, in estate fa caldo e stiamo all’ombra in canottiera. Questo aspetto va di pari passo con il percepire il come stare in sintonia con le energie cosmiche (ovvero l’ambiente naturale con le sue fasi naturali).

– Idem come sopra, sudare non è un disonore, è una reazione utile, il corpo ha una straordinaria innata capacità di autoregolazione rispetto alle energie dell’ambiente

– La pelle odora, non puzza, lasciate che l’altro vi scelga anche per questo, non scorticatevi, non cospargetevi di creme all’asfalto

– Il corpo si idrata con l’acqua, da dentro, siamo fatti soprattutto di questo. L’equilibrio dei liquidi è l’equilibrio della vita. Sarà capitato anche a voi di sentirvi stanchi, per poi scoprire che bastava un bicchiere d’acqua a farvi ripartire.

– Mangiate quello che offre la natura in quel periodo, se vi viene offerto quel frutto, vuol dire che sarà cresciuto sotto i migliori auspici energetici. Date valore alla ”energia sapore”, nutre corpo e spirito ancora prima di zuccheri e grassi.
Anche questo aspetto è ampiamente trattato nella medicina e nella filosofia orientale, al punto tale che il sapore rappresenta l’energia più nobile degli alimenti, avendo la capacità di nutrire in primis spirito ed emozioni.
Ecco, la degenerazione di questo aspetto è l’attacco compulsivo a svuotare il vasetto di marmellata durante gli attacchi di ansia-malinconia-tristezza-paura. A quel punto fa forse bene allo spirito ma male a tutto il resto, ma questo lo sapete già.

– Trovate voi, ognuno per come lo fa stare bene, la “soluzione”, mettendo insieme i tasselli precedenti.
Poche parole ma dense!

– Insomma, diventate protagonisti della vostra vita.
Eh, fosse facile mi direte voi.

Comunque, e quindi, alla faccia che non esistono più le stagioni, intere o mezze che siano, buona fine estate!

P.S. Quanti hanno notato che il decalogo non è da 10? 😊